Modesto Della Porta
TA-PU'
lu
trumbone d'accumpagnamente
(Guardiagrele, 2010)
Poeta dialettale abruzzese. Sarto con la passione delle poesie, del divertimento, della bella vita e della inseparabile sigaretta. Nato a Guardiagrele il 21 marzo 1885.
«Guardiagrele, la città di
pietra, risplendeva al sereno di maggio. Un vento fresco agitava le erbe su le
grondaie. Santa Maria Maggiore aveva per tutte le fenditure, dalla base al
fastigio, certe pianticelle delicate, fiorite di fiori violetti, innumerevoli
cosicché l’antichissimo Duomo sorgeva nell’aria cerulea tutto coperto di fiori
marmorei e di fiori vivi. » [Gabriele D'Annunzio, Il trionfo della morte]
Modesto della Porta scrisse poesie
in chiave umoristica descrivendo la realtà in maniera molto spesso dissacrante con
il linguaggio della gente del suo paese. Una lingua genuina ed incisiva per
raccontare una terra di sacrifici e meraviglie e i gesti semplici di un tempo
che fu.
Anche quando la riflessione è obbligata, il sorriso non riesce mai a
restare nascosto tra le labbra.
Il non essere un letterato gli causò tanta
amarezza non essendo considerato per il suo valore dalla critica e dai “colleghi”
del suo tempo. Morì nella sua Guardiagrele il 23 luglio 1938.
Pace e sonne
L'àvetra notte 'Ntonie di Fanelle
s'arisbijà sentenne nu remùre.
Smuvì la cocce, e tra lu chiare e scure,
vidì nu latre 'nche nu scarapelle,
che jave sbuscichènne le vedelle
dentr'a li stipe e pe' le tiratùre.
"Nu latre? Chi sarà 'stu puverelle!…",
pinzà. Po' 'nche lu tone cchiù
sicure:
"Gioie di zi' -je fece- giuvinotte,
ti pozza benedire la Madonne!
'N ci trove manche sale i' di jurne:
che pu' truvà' mo signurì di notte?"
S'ariccuccià la cupertòle atturne
e 'n santa pace aripijà lu sonne…
Pace e sonno
L'altra notte Antonio di Fanella
si risvegliò sentendo un rumore.
Smosse la testa, e nella penombra,
vide un ladro con uno scalpello,
che andava rovistando le stoviglie
dentro gli stipi e nei cassetti.
"Un ladro? Chi sarà questo poveretto!…",
pensò. Poi con il tono più sicuro:
"Gioia di zio, - gli disse- giovanotto,
ti possa benedire la Madonna!
Non ci trovo neanche il sale io di giorno:
cosa può trovar vossignoria di notte?"
Si riavvolse la coperta addosso
e in santa pace riprese il sonno…